Bed-in and Wake-Up!
martedì, 05 Ottobre 2010
Per Intercity Magazine e per il John Lennon Tribute 2010
che si terrà presso il Wake Up ! di Pescara
una mia idea di “evento-conferenza stampa”.
L’idea è quella di accogliere i giornalisti e gli appassionati all’interno di un mini evento-spettacolo ad hoc per loro, presso la Galleria White Project di Pescara, mercoledì 6 ottobre alle ore 11.00.
Evento definito “Bed-In”, ovvero una rappresentazione/interpretazione all’interno di un letto posto di fronte gli invitati.
Artista d’eccezione che interpreterà alcuni brani tradotti di Lennon nonché protagonista al centro di quel letto-palco, sarà Solidea Ruggiero, scrittrice intensa e una delle menti più brillanti che ho avuto modo di conoscere quest’anno e che ha gentilmente accolto la mia sfida di interpretare il genio particolare di John.
Solidea la trovate su http://www.myspace.com/solidear con i suoi progetti di IdeaSolida, non mancate di sbirciare!
La ricerca dei testi è di Vincenzo D’Aquino, mente di Intercity Magazine, ideatore del Tribute che si terrà al Wake Up l’8, e che ha avuto modo di selezionare un Lennon alternativo, con testi rari e diversi dal consueto genio che conoscevamo.
Ho avuto l’ispirazione da una vecchia foto che avevo impressa nella mente in cui John Lennon e Yoko Ono erano in un letto bianco e accoglievano giornalisti e fotografi attorno nella stessa stanza, unicamente per parlare di pace. Immagine immediata che poi ho saputo chiamarsi “bed-in”.
Per Lennon un “bed-in” era un “sit-in” di protesta, un modo per porre il discorso della pace in prima pagina sui giornali.
Noi tenteremo di riproporlo, certo, ma diversamente e con altre finalità.
Sarà interessante come esperimento di comunicazione di eventi, quindi c’è tutto il brio della ideazione di quei 20 minuti che porteranno a concepire una conferenza stampa anche come evento di spettacolo e quindi con un contenuto in più. Siete chiaramente invitati!
Nell’immagine da me disegnata ho schizzato a matita velocemente una Solidea senza volto, senza Lennon accanto, con occhi e labbra che volano via, a significare le parole e le interpretazioni che arriveranno al pubblico a partire da quel momento.
Lennon è morto, non c’è, c’è solo un posto vuoto. Ma sono rimaste le sue parole ancora, appunto vive ancora nell’aria,
in questi anni in cui abbiamo bisogno ancora di pace come allora. E di arte.
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