Tabù – antico codice umano: un logo provocatorio, ma elegante.
Sono stato ben felice di progettare un logo difficile come quello dell’evento Tabù – antico codice umano – che si terrà dal 6 al 14 ottobre presso il quartiere Pigneto a Roma.
Come suggerisce il nome la mostra d’arte contemporanea si occuperà di ciò che è proibito e di ciò che non dovrebbe più esserlo, ispirando magari ad aprirsi e a parlare di ciò che è solo nascosto per convenzione o, forse, solo per educazione. C’è una matrice dedicata all’eros in modo particolare e quindi questo mi ha portato a giocare molto su quelle che sono le considerazioni su simboli e segni per convenzione proibita. Come potete notare, i più attenti avranno potuto intuire un modulo di natura… “fallica”, come i disegnini che si possono notare sui quaderni dei ragazzini o sui graffiti grezzi sui muri: la mia riflessione è partita da qui, da una certa cultura maschilista alquanto criticabile, che porta i segni già nell’adolescenza, ma senza avere un minimo di aderenza con la sessualità e sensualità vera dell’uomo. E’ un argomento sensibile, di cui parlerò meglio nella prossima news in quanto la mia azione su Tabù non si è limitata solo al logo.
Tornando al brand: utilizzando il modulo fallico come lettera “A” l’ho poi capovolto rendendolo “U” diventando anche profilo, di sintesi, di un utero con le corrispettive tube di fallopio (quasi U di utero, se mi fermo nel significato dei segni). In questo modo il marchio assume un equilibrio totale anche nel significato oltre che estetico, armonizzando un lato maschile e uno femminile nello stesso. Il tutto utilizzando un lettering che riporta alla memoria al concetto di “codice” o di “alfabeto” antico, come se fosse una scrittura ritrovata dopo secoli, ma che in realtà è radice dell’inconscio. Credo di aver fatto uno dei loghi più efficaci e belli di quest’anno, ricco di eleganza e significato, ma mi rendo conto che sarà anche altamente criticabile e non è detto che si possa comprendere l’evoluzione del simbolo “fallico” in un’altra consapevolezza assimilata: ma è qui che è il gioco. Toccare l’eros per me poi è un gradito quid, alla base se vogliamo di ogni ispirazione personale, innegabilmente.
Per chi interessato i ragazzi dello staff stanno aggiornando il sito dell’evento con le informazioni necessarie: erosinmostra.blogspot.it
Inoltre, sempre per chi ha interesse nel seguirmi, ho da poco aperto un canale su YouTube nel quale spiego alcuni lavori da me progettati, in particolare Tabù: www.youtube.com/watch?v=oGfUrtJhw2k&feature=youtu.be
Grazie, sempre, per l’attenzione.
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Luca Di Francescantonio: logo designer.
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Luca Di Francescantonio – Logo Designer
Logo Designer.
Progettare un logo non è cosa facile. Prediligo uno studio che ponga una sintesi tra la raffinatezza e l’immediatezza del significato: in pochi segni c’è il senso di una azienda ovvero la sua filosofia, la sua cultura, il suo made in Italy. Un buon marchio si disegna con un’ottima intuizione, ma con un’unica eleganza. La campagna pubblicitaria nasce tutto da qui.
Sono rientrato nei primi venti logo designer nella sezione “Europa-Russia” nel Best Brand Award 2015 per il marchio del ristorante “Essenza”.
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Il logo Essenza e il Best Brand Award
Lieto di annunciarvi che il logo Essenza, del ristorante di San Vito Marina – Abruzzo, è rientrato nella prestigiosa selezione internazionale del Best Brand Award. Ad essere precisi nella sezione “Europa-Russia”.
Rientro nei primi venti logo-designer della sezione ed è il non plus ultra del riconoscimento professionale, visto la giuria, appunto, internazionale. Rientro ne i “running up” concorrenti CERTIFICATI, che in seguito hanno portato alla selezione del primo premiato.
http://bestbrandawards.com/winners
(nel link i loghi selezionati nelle nomination dei continenti)
Ovviamente ringrazio l’uomo che ha creduto e mi ha dato possibilità: Filippo de Sanctis. Il suo ristorante, Essenza, è uno dei migliori della costa abruzzese. E ora ha un motivo in più di vanto per la cura e la comunicazione di ciò che fa. E lo ringrazio molto.
Un logo per me è un figlio. E’ la sintesi di linee e colori finalizzati alla comunicazione del “saper fare” del cliente: ovvero il suo stile.
Si è graphic designer se si sa come progettare un logo.
E comunque, sì, sono felice. Sono tra i migliori logo-designer della sezione Europa-Russia. (In questo momento).
Grazie ai clienti, e agli amici, per tutta la fiducia.
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