Un buon anno.
Il mio consueto augurio di buon anno, ai clienti, ai partner e agli amici con cui ho avuto modo di condividere i momenti professionali o intimi nell’anno precedente, augurando che sia davvero un buon periodo per noi, ispirante senza tregue, di pura essenziale rinascita, intriso di speranza e visione.
Un augurio che ci riporti sui passi, sui sentieri, del buono.
Un augurio che ricordi una volta ancora cosa significa pensare e fare in Italia, cosa significa avere intuito, in nome della creatività, senza cadere nelle tentazioni delle cattive sirene del pessimismo. Perché tutto è possibile, ogni sogno è realizzabile, se si crede nella propria personale luce interiore.
Sono vicino a chi lotta non solo per il proprio sogno, ma anche a chi difende unicamente il proprio lavoro, per la propria dignità e per la propria speranza. Se può sembrare che il buio sia pesantemente presente invito loro a non perdere la fede per la propria identità e famiglia. Io credo fermamente che tutto può cambiare, se tutto parte da noi stessi.
In qualsiasi fase della nostra vita.
Abbiate fede.
Quest’anno lo dedicherò ancora di più a promuovere lo stile che contraddistingue il mio lavoro da graphic designer. Immutata la voglia di progettare marchi di eleganza e visual pubblicitari degni di intelligente provocazione. Non cambio di una virgola la qualità che ho sempre dato, semplicemente sarò più presente tra la concorrenza.
A questo riguardo sono lieto di annunciarvi e di invitarvi sul mio nuovo sito personale: www.lucadifrancescantonio.it
Come vedrete c’è il logo che siglerà gran parte dei miei lavori e il sito contiene diverse sezioni che spaziano dai visual alle illustrazioni agli eventi culturali.
Ho preferito un assetto quasi da blogger perché ho ritenuto opportuno un sito che potesse essere aggiornato in continuazione e soprattutto mi desse l’opportunità di scrivere.
Scrivere molto.
Grazie a Gianluca Scerni, il webmaster, si è ottimizzato il tutto tra contenuto e estetica.
L’anno che è passato sapete che è stato ricco per me anche degli eventi culturali che frequentemente mi capita di ideare e coordinare, un hobby che sta dando molto da fare e che comunque davvero genera movimento di idee, cosa a cui io tengo in particolar modo.
(Con)Fusioni, la mostra sull’incompiuto, con il suo flusso di pubblico e di artisti sta crescendo di anno in anno, infatti è davvero notevole il dialogo instaurato tra creativi giovani e diversi per sensibilità e zona territoriale, rendendo Lanciano un polo di incontro interessante. Quest’anno ci saranno altre novità ancora a riguardo.
Ricordo anche eventi come Boxxx, sui parcheggi del sesso, che tanto ha suscitato interesse, presso lo spazio BR1 di Montesilvano, e la mostra fotografica dedicata alle contrade durante le Feste di Settembre di Lanciano con un punto di vista notevolmente moderno sulle tradizioni. Ringrazio tutti i collaboratori per queste importanti opportunità di incontro.
Ma soprattutto ricordo con immensa emozione l’azione evento di #iosonoCucchi: per complessità, per organizzazione, per sinergie e soprattutto per la conoscenza di una famiglia estremamente forte nella propria dignità. Il tappeto instagram a Piazza Salotto a Pescara, ringraziando tutte le persone che lo hanno reso possibile da ogni punto di vista, è stato un esempio forte di solidarietà, di messaggio condiviso di indignazione, ma che certamente non basta. Ma che certamente è stato un passo nuovo. Cucchi non può e non deve essere dimenticato nella routine personale di ciascuno di noi, anche se siamo fortunati o lontani, ma notare che ci sia ingiustizia anche nella cosidetta giustizia formale è solo il primo tassello nella consapevolezza della storia che stiamo attraversando.
Dovremmo guardarci ora con occhi diversi.
Anni di massmedia che hanno giocato nel creare show di informazioni, anni di politici che hanno mimato una presenza, frenati poi dallo stesso sistema che loro stessi hanno gestito, anni in cui il futuro è un’incognita particolarmente marcata e diversa da quella di decenni fa, anni in cui tutto è a conoscenza di tutto in ogni angolo del mondo, ma che niente viene attuato per lo stesso sistema che abbiamo creato e dobbiamo vivere, appunto: anni di consapevolezza. Anni da cui uscire ora e fermarci e respirare e per un attimo guardarci.
Nel silenzio, nella calma, nella tregua, nel cuore rallentato dopo oceani impetuosi e uragani devastanti, dopo i potenti e i fortunati e le loro vite che non ho mai giudicato, dopo il freddo di un ultimo inverno, dopo tutto il mondo, nel silenzio ora usciamo. E, per favore, guardiamoci.
Occhi negli occhi.
Con la calma dopo ogni guerra.
Con la pace dopo ogni ferita.
Solo occhi negli occhi.
Questo è il mio unico augurio.
Buon anno, amici.
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ParkPrivé per Boxxx, sesso e morale in città.
Progetto ParkPrivé per Boxxx,
sesso e morale in città.
svolto a ottobre presso lo spazio BR1 di Montesilvano Colle,
sotto proposta dell’artista Pep Marchegiani,
ho avuto modo di progettare con deZign Studio
l’immagine di un’idea di parcheggio del sesso,
visto la problematica affrontata di recente
proprio nella città che ci ha ospitato.
Con deZign Studio si è cercato quindi di trovare
una soluzione considerando il fattore estetico e pratico
in un generale contesto urbanistico,
abbattendo tabù e ipocrisia.
Partendo da un modulo a “L” disposto in diagonale
si ha la facilità di una gestione dello spazio
utile sia per l’occupazione del suolo
sia per la cosidetta privacy con il sistema
di pareti o di “gallery”.
ParkPrivé mi è sembrato il giusto nome
per identificare un’idea di questo tipo,
abbinando una grafica pulita e lineare
con un tocco di pop dato dal fucsia.
La K stessa del marchio allude alla disposizione
del parcheggio.
Il payoff: “Non c’è divieto. Di sosta.”
dice già tutto, senza rendere pesante il messaggio.
Oltre questo devo dire che Boxxx
per la tematica affrontata è andata davvero molto bene.
Come evento ha creato interesse sia per il dibattito,
sia per le performance presenti.
Notevole è lo spazio BR1 di Montesilvano Colle,
soprattutto con la cucina interna che ha dato modo
di offrire un ottimo finger food.
Erano esposti anche i progetti di
Marco De Archangelis e Amedeo Monaco.
Inoltre vorrei invitarvi subito ad andare
su enviconcept.com per apprezzare
nel dettaglio tutta la situazione avvenuta
con foto e video in archivio delle opere e delle performance
di reading.
Questo mese è inoltre presente un reportage
su Intercity Magazine.
#iosonoCucchi. Esito dell’iniziativa.
#iosonoCucchi. Esito dell’iniziativa.
tra quelli che ho avuto modo di ideare e o portare avanti quest’anno.
Emozionato, certo.
I ragazzi che mi conoscono e sanno come divento sotto pressione
in quei particolari momenti sanno che ho l’attenzione rivolta ai particolari,
e sabato, nonostante lo stress, quando ho visto e sentito Ilaria Cucchi
la sensazione nitida che avevo fino agli occhi era
“emozionato”, senza altri dettagli.
Non finirò mai di dire che Ilaria e la famiglia
sono l’espressione di una volontà forte e decisa,
incredibilmente tanto, visto ciò che hanno subìto
e che ancora oggi provano nel loro quotidiano.
Sono persone come noi che hanno avuto la vita spezzata e ingoiata
da pressioni esterne e forze devastanti
e che per questo meritano il continuo rispetto.
E la continua riflessione.
#iosonoCucchi: questa è la nostra concezione di giustizia
che storia e fatti dimostrano essere più tangibile di quella dichiarata dalle aule.
Credo personalmente che lo stato italiano e l’amministrazione della Giustizia Italia sia,
in alcuni casi, per alcuni cognomi, totalmente impreparata, totalmente non umana.
Per questo, per quello che vale il tappeto di instagram di 500 persone,
tutto quello che abbiamo voluto dire a Ilaria e a casi come il suo è che non si è “soli”.
E che la giustizia “umana” può esistere ancora.
L’idea, nata da uno stupore avuto davanti un tg
mentre ero seduto a pranzo,
è niente se non ha la collaborazione delle persone.
Quindi i miei più profondi ringraziamenti
all’instancabile task force di igersabruzzo.it
senza la quale tutto questo non sarebbe potuto accadere:
Antonella Fantini, Debora Nasuti, Nicola D’Ercole e i volontari del giovedì notte,
ringrazio Pamela Testa e Debora Smith per la creazione della campagna pubblicitaria
(e ci siamo davvero capiti al volo),
ringrazio Stefano Pollio e Gianluca Suarato
per avere creato un prezioso e fondamentale e bel sito:
iosonocucchi.it,
ringrazio ovviamente l’intero staff
della redazione di Mente Locale
con le persone coinvolte
che hanno potuto ospitarci nel Festival delle Letterature dell’Adriatico,
curare i contatti stampa e con tutti gli annessi e connessi
(vederci contemporaneamente sulle tre maggiori testate locali
e sulle principali televisive regionali non è da poco).
E ovviamente i 500 e passa sconosciuti e conosciuti
che hanno dato vita ad uno dei più intensi tappeti fotografici di quest’anno.
Grazie.
AGROALIMENTA 2013
Visual Fiera “Agroalimenta”, Lanciano (Ch)
Continua la collaborazione con l’Ente Fiera di Lanciano.
Questa volta ho avuto il piacere di rinnovare l’immagine
della fiera dei prodotti tipici “Agroalimenta”.
Il logo non è stato modificato, a differenza invece
del visual pubblicitario e dello slogan.
Sono partito dal presupposto che
“si è ciò che si mangia”,
richiamando sia la necessità del mangiar bene
sia la responsabilità del difendere
la cultura della cucina nel territorio.
L’idea è stata quella di impersonare le particolarità
culinarie nostrane (alcune) con le figure di tre muse
nate dal buon cibo
che nella loro bellezza esteriore richiamano
al concetto di benessere e, di conseguenza,
alla causa interiore
del saper scegliere ciò che si mangia.
Inoltre i tre colori “indossati”
richiamano la bandiera italiana,
a sottolineare la tipicità nazionale.
L’headline abbinata diviene quindi:
“La bontà è un’attitudine”,
reinterpretando un principio della Hepburn,
qui non più “eleganza”, ma bontà come naturalezza.
Note a margine:
fanno riflettere le sottili critiche, tranquillamente,
di chi vede ancora per “l’ennesima volta” l’uso
di figure femminili nelle mie pubblicità.
Non so per quali ragioni ci siano queste analisi,
ma sovviene da dire che, per quanto riguarda
la Fiera, delle tre immagini curate
quest’anno solo questa è quella basata
su immagini di donne.
Qui tra l’altro, in verità, e capisco
che possono esserci pareri intellettualmente diversi,
nell’interpretazione sensibile di tre Muse.
Dove va la cultura oltre i confini della provincia?
Ci rifletterò.
Vi invito a visitare la fiera questo fine settimana,
a Lanciano, in Abruzzo, e a degustare gli assaggi proposti.
Non mancate.
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