Progettazione etichetta “Gaudium”.
Ho avuto il piacere di “disegnare l’abito” e di trovare il nome per la bottiglia di olio extra vergine Gaudium del Frantoio Rapino, Olio d’Abruzzo.
Sull’etichetta ci sono perle di olio dorato, disposte a raggiera sulla bottiglia scura, ad interpretare il “gaudium”, la “gioia” della terra: visivamente un assaggio della preziosità insita.
Da qui la campagna pubblicitaria iniziale da me ideata, “Nuntio Gaudium” (alludendo, quasi, all’incipit della frase di introduzione dell’elezione del nuovo Papa), ovvero “Annuncio la Gioia”, come una dichiarazione della terra feconda sulla nascita del suo nuovo olio.
Foto di Gianluca Scerni.
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Nuovo riconoscimento internazionale nel The Best Brand Awards.
Sono rientrato, anche questa volta, nella selezione 2018 del Best Brand Awards tra i migliori 20 logo-designer della sezione Europa-Russia, per il logo che ho progettato per l’evento artistico di Tabù, Eros in Mostra svolto a Roma nel 2017.
Come potete intuire il logo fa riferimento alla tematica erotica presente nella mostra culturale curata dall’organizzazione dello studio di marketing di Strategica. Nella sintesi ho voluto rappresentare, tra le lettere, le icone del fallo e dell’utero scambiandole per la “A” e la “U”, descrivendo un codice naturale tra i sessi in uno stile elegante e al tempo stesso di misurata provocazione, dimostrando di poter parlare di argomenti “tabù” senza cadere in linguaggi grafici fuorvianti o tendenzialmente volgari.
Un logo per pochi, insomma, che gioca con i significati di rappresentazioni semiotiche inconsce o ereditate dal pop o da una cultura maschilista da non seguire, ma rivisti in chiave critica e distaccata, descrivendo in sintesi il tabù dell’erotismo.
Vi riporto il video-blog del mio canale YouTube in cui descrivo meglio la nascita di questo marchio: https://www.youtube.com/watch?v=oGfUrtJhw2k&t=9s.
Un grazie di nuovo alla Jury 2018 del The Best Brand Awards e agli organizzatori di Tabù per questa occasione creativa.
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Luca Di Francescantonio – Riconoscimento internazionale nel catalogo del premio WOLDA 2017
E’ appena arrivato un altro prestigioso riconoscimento per Il logo designer abruzzese Luca Di Francescantonio che è stato selezionato tra i primi classificati della sezione Europa nell’Award of Excellence del premio Wolda 2017, Worldwide Logo Design Annual, per il marchio del ristorante Essenza Cucina di Mare di San Vito Marina (CH).
Il logo, ideato da Di Francescantonio, aveva già avuto un riconoscimento due anni fa quando il brand portò Luca ad essere selezionato tra i primi venti progettisti di marchi nella sezione “Europa-Russia” del prestigioso premio internazionale Best Brand Award.
Oggi arriva il Wolda, premio di calibro internazionale riservato al design del marchio. Una giuria di professionisti si è divisa tra New York e Düsseldorf valutando designer di ogni parte del mondo, tra cui Di Francescantonio che spiega: “Saper progettare un buon marchio è saper dare voce alla visione di un uomo e del suo lavoro con due ottime conferme: qualità ed eleganza. Sono contento che il lavoro creativo che avviene tramite il mio saper disegnare marchi sia riconosciuto a livello internazionale, ancora di più sapendo che il logo del ristorante è stato valutato tra i migliori in Europa da ben due premi diversi sia nel 2015 sia nel 2017”. “Credo – aggiunge – che sia un riconoscimento ispirante, soprattutto quando si porta avanti l’intuizione e il progetto creativo partendo dalla realtà altrettanto ispirante dell’Abruzzo”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Filippo de Sanctis, gestore di Essenza nonché committente del brand che sta facendo il giro del mondo: “E’ una piacevole abitudine, quella che lega il nostro dicembre ai premi per il marchio di Essenza Cucina di Mare. È il regalo di Natale che il mondo del design fa al lavoro di Luca. Con il passare degli anni il nostro marchio è diventato sempre più riconoscibile, fondendosi alla perfezione con la nostra filosofia. E’ una soddisfazione straordinaria per chi, come noi, mette al centro del proprio lavoro la qualità. Delegare ai propri collaboratori le funzioni più importanti della propria azienda è il mio mantra imprenditoriale. Ognuno deve lavorare al meglio delle proprie possibilità. Per questo, è giusto che Luca raccolga i frutti del proprio lavoro, anche attraverso questi riconoscimenti”.
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Tabù – antico codice umano: un logo provocatorio, ma elegante.
Sono stato ben felice di progettare un logo difficile come quello dell’evento Tabù – antico codice umano – che si terrà dal 6 al 14 ottobre presso il quartiere Pigneto a Roma.
Come suggerisce il nome la mostra d’arte contemporanea si occuperà di ciò che è proibito e di ciò che non dovrebbe più esserlo, ispirando magari ad aprirsi e a parlare di ciò che è solo nascosto per convenzione o, forse, solo per educazione. C’è una matrice dedicata all’eros in modo particolare e quindi questo mi ha portato a giocare molto su quelle che sono le considerazioni su simboli e segni per convenzione proibita. Come potete notare, i più attenti avranno potuto intuire un modulo di natura… “fallica”, come i disegnini che si possono notare sui quaderni dei ragazzini o sui graffiti grezzi sui muri: la mia riflessione è partita da qui, da una certa cultura maschilista alquanto criticabile, che porta i segni già nell’adolescenza, ma senza avere un minimo di aderenza con la sessualità e sensualità vera dell’uomo. E’ un argomento sensibile, di cui parlerò meglio nella prossima news in quanto la mia azione su Tabù non si è limitata solo al logo.
Tornando al brand: utilizzando il modulo fallico come lettera “A” l’ho poi capovolto rendendolo “U” diventando anche profilo, di sintesi, di un utero con le corrispettive tube di fallopio (quasi U di utero, se mi fermo nel significato dei segni). In questo modo il marchio assume un equilibrio totale anche nel significato oltre che estetico, armonizzando un lato maschile e uno femminile nello stesso. Il tutto utilizzando un lettering che riporta alla memoria al concetto di “codice” o di “alfabeto” antico, come se fosse una scrittura ritrovata dopo secoli, ma che in realtà è radice dell’inconscio. Credo di aver fatto uno dei loghi più efficaci e belli di quest’anno, ricco di eleganza e significato, ma mi rendo conto che sarà anche altamente criticabile e non è detto che si possa comprendere l’evoluzione del simbolo “fallico” in un’altra consapevolezza assimilata: ma è qui che è il gioco. Toccare l’eros per me poi è un gradito quid, alla base se vogliamo di ogni ispirazione personale, innegabilmente.
Per chi interessato i ragazzi dello staff stanno aggiornando il sito dell’evento con le informazioni necessarie: erosinmostra.blogspot.it
Inoltre, sempre per chi ha interesse nel seguirmi, ho da poco aperto un canale su YouTube nel quale spiego alcuni lavori da me progettati, in particolare Tabù: www.youtube.com/watch?v=oGfUrtJhw2k&feature=youtu.be
Grazie, sempre, per l’attenzione.
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